Superficie ceramica su misura
Le elevate caratteristiche tecniche ed estetiche del gres lo hanno reso il materiale più utilizzato per pavimenti e rivestimenti da interni ed esterni, in qualsiasi contesto applicativo.
Le elevate caratteristiche tecniche ed estetiche del gres lo hanno reso il materiale più utilizzato per pavimenti e rivestimenti da interni ed esterni, in qualsiasi contesto applicativo.
Il decreto legge Rilancio (Dl 34/2020) ha introdotto il Superbonus al 110%, la possibilità di detrarre dall’Irperf dovuta in cinque anni, le spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021 per alcuni interventi specifici, ossia la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti negli edifici unifamiliari o nelle parti comuni degli edifici e l’isolamento termico con materiali isolanti che rispettino i criteri ambientali minimi.
Questi interventi sono definiti “trainanti” in grado di estendere l’aliquota del 110% anche ai lavori attualmente agevolati con l’ecobonus al 50 o 65%, all’installazione delle colonnine per le auto elettriche e per gli impianti per il fotovoltaico e i sistemi di accumulo, purché svolti congiuntamente ad essi.
Il Decreto Rilancio prevede che solo se congiuntamente ad almeno uno di questi maxi interventi verranno sostenute spese per altri lavori, anche per questi ultimi spetterà la detrazione del 110% dall’Irpef. Si “agganciano” così agli interventi più grandi:
Per beneficiare dell’aliquota al 110%, occorre che l’intervento eseguito sull’immobile permetta di ottenere un miglioramento di due classi energetiche ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica, rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.
Permettono di godere dello sconto Irpef del 110% anche gli interventi di messa in sicurezza degli immobili per cui si può fruire del sismabonus, sempre se realizzati tra il 1° luglio 2002 e il 31 dicembre 2021. L’agevolazione fiscale si applica così agli interventi antisismici finalizzati alla messa in sicurezza statica degli edifici abitativi, purché non ubicati nelle zone sismiche 4, fino a un massimale di spesa non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare. Laddove poi il contribuente ceda il credito corrispondente alla detrazione ad una compagnia di assicurazione, stipulando contestualmente una polizza a copertura degli eventi calamitosi, allora anche la detrazione dei relativi premi sarà agevolata, nella misura del 90% e non più del 19%.
In merito al bonus facciate, ossia la possibilità di detrarre dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche (Irpef) il 90% delle spese documentate relative agli interventi edilizi finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici, non è previsto direttamente alcun aumento dell’aliquota dal 90% al 110%. Tuttavia chi ha intenzione di effettuare i lavori sulle facciate esterne degli edifici potrà scegliere il nuovo superbonus del 110% “allargato” nel senso che dovrà eseguire un intervento più grande connesso alla climatizzazione e all’isolamento termico e aggiungere i lavori sulla facciata quando non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna, ma influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio. A tal proposito però si attendono ulteriori chiarimenti e istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il superbonus 110% è previsto su tutti gli interventi effettuati dai condomini, nonché, sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale, dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni su unità immobiliari diverse da edifici unifamiliari non adibiti ad abitazione principale.
Così gli edifici condominiali sono sempre ammessi al superbonus, a prescindere dal fatto che le singole unità immobiliari che compongono il condominio siano abitazioni principali o altro: in sostanza, se su un edificio condominiale viene effettuato ad esempio un cappotto termico, l’intervento è agevolabile con il superbonus del 110%, a prescindere dal fatto che nel condominio possano esserci studi professionali, negozi e seconde case.
Il Superbonus è ammesso anche su unità immobiliari, anche edifici unifamiliari, ma solo adibite ad abitazione principale mentre non è previsto sulle seconde case.
Il Superbonus al 110% – previsto per interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti e di isolamento termico a cui si possono agganciare gli altri lavori ammessi a godere dell’ecobonus e del bonus facciate – si aggiunge così al novero delle altre detrazioni fiscali per interventi sulla casa.
Così la detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione, spetta nel caso di interventi ristrutturazione edilizia indicati dall’articolo 16-bis, comma 1, del TUIR ovvero, tra gli altri, interventi di manutenzione ordinaria (solo sulle parti comuni di edifici residenziali), manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2020, si può beneficiare di una detrazione dall’Irpef del 50% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare.
Nel novero delle detrazioni fiscali previste per il contribuente c’è anche il bonus verde, una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per una serie di interventi che riguardano il verde. Nel dettaglio il bonus verde è previsto per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Da sottolineare che tali detrazioni sono fruibili nella misura più alta fino alla fine di quest’anno mentre il Superbonus al 110% è valido dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Inoltre le prime sono fruibili nella dichiarazione dei redditi in dieci quote annuali mentre il superbonus in cinque. Inoltre la detrazione per gli interventi di recupero edilizio al 50% fino al 31 dicembre 2020 non è cumulabile con l’ecobonus: così nel caso in cui gli interventi realizzati rientrino sia nelle agevolazioni per lariqualificazione energetica che in quelle per le ristrutturazioni edilizie, il contribuente può fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio. Si dovrà chiarire se lo stesso concetto vale anche per il Superbobonus.
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Ognuna di queste creazioni è per portare poesia nel tuo spazio, vestire la tua anima, e dare un tocco di creatività e unicità alla tua dimora. Oggi possiamo avere una superficie personalizzata con la stampa o la texture che preferiamo, perfino in zone umide come il bagno o la cucina, senza temere scollamenti poiché, grazie ad una composizione studiata ad hoc, si è arrivati ad una versione vinilica inattaccabile da muffe e batteri, impermeabile ed a prova di condensa.
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Ecco, nello specifico, perché.
Innanzitutto, un chiarimento su cosa sono: i sanitari filomuro si differenziano dagli altri perché hanno lo scarico a pavimento, per questo viene eliminato lo spazio fra il sanitario e il muro, necessario invece per i modelli tradizionali. Possono essere proposti in due varianti: a terra o sospesi. Nel primo caso il corpo del vaso e del bidet tocca il pavimento, nel secondo l’installazione prevede un sistema che fa sì che i sanitari possano occupare ancora meno spazio ed essere sospesi da terra.
L’elenco di vantaggi è ricco e, riassumendo, i punti di forza di questo tipo di sanitari spaziano fra le conseguenze positive che derivano dalla sua geometria, dal suo volume e dalla tipologia di installazione. Ecco, a seguire, i 3 punti fondamentali, poi confermati dai Pro attraverso la presentazione dei loro progetti.
C’E’ SPAZIO IN PIU’
Nei vasi standard il centro dello scarico occupa solitamente 20 cm mentre in quelli filomuro sono sufficienti 10-12 cm. Un vantaggio non da poco, considerando che spesso è necessario fare un gioco di incastri – e di centimetri – quando lo spazio a disposizione è poco. Avere circa dieci centimetri in più dà la possibilità ai progettisti di comporre con maggiore libertà la pianta del bagno.
LA PULIZIA E’ PIU’ SEMPLICE
Mancando le tubazioni a vista, le curve che seguono gli impianti e che caratterizzano i sanitari tradizionali non ci sono più e diminuiscono di conseguenza i punti più difficili da raggiungere e dove si annida più spesso la polvere. Il volume semplice e compatto, quindi, semplifica di netto le operazioni di pulizia.
NON TRASMETTONO ONDE SONORE
Soprattutto nella variante sospesa che non poggia a pavimento, la conformazione del sanitario filomuro permette di interrompere la diffusione delle vibrazioni acustiche spesso associate all’uso del vaso e del bidet.
Qualche svantaggio? Sì, un leggero incremento dei costi ma soprattutto (e quasi esclusivamente) eventuali inconvenienti legati alla qualità della posa e dell’installazione: laddove non sia fatta ad arte si creeranno delle intercapedini fra il sanitario e il muro. Sarà quindi necessario affidarsi a professionisti esperti, spaziando fra progettisti, muratore, piastrellista e idraulico.Scarica il nostro PDF Gratuitamente: “Le 10 Regole d’oro per un bagno a prova di Comfort”
I colori sono espressi attraverso una palette che ha la sua centralità nel colore bianco_materico, per poi spostarsi “armonicamente” verso i toni “freddi” da una parte e “caldi” dall’altra, mentre le superfici sono realizzate con materia prima di alta qualità. Lavorate con le migliori tecnologie applicate al legno e protette superficialmente con “Legnoresina® e con una specifica finitura progettata per rendere il pavimento adatto a tutte le situazioni.
LEGNORESINA® / IL PARQUET NON FA PIU’ PAURA
E’ una rivoluzionaria protezione/ resina progettata da Salis e Renner per conferire alle superfici in legno durabilità, performances e affidabilità mai viste prima.
NON E’ UN OLIO, NON E’ UNA VERNICE.
E’ un mix di Resine pregiate al 98% e materie prime naturali che creano un aggrappaggio strutturale con il legno conferendone caratteristiche tecnico-prestazionali straordinarie.
PRIMA DI TUTTO LA SALUTE E L’AMBIENTE
Benessere e natura sono due concetti da cui oggi è impossibile sottrarsi.
Legnoresina® non accetta compromessi:
NON RILASCIA FORMALDEIDE, NON CONTIENE PENTACLOROFENOLO
Grazie alle resine purissime di ultima generazione che compongono la quasi totalità dello strato superficiale, Legnoresina® è amica dell’ambiente e della salute di chi dovrà vivere il pavimento in legno, che rappresenta da sempre la superficie ideale per vivere in armonia e in totale benessere la propria abitazione.
RESISTE DI PIU’
Resiste il 50 % in più rispetto ad una classica protezione, questo grazie al microfilm di resina ma anche all’aggiunta di particelle di corindone, un minerale dalla grande durezza superficiale, il cui uso è noto nel mondo ceramico, per conferire maggiore resistenza al grès porcellanato.
Questa combinazione resina_corindone crea infatti uno strato protettivo ad alte prestazioni, proteggendo e preservando il legno più a lungo dall’usura e dalle azioni di deterioramento nel tempo.
I BATTERI HANNO VITA BREVE
Grazie alle speciali cariche di ioni di argento. le superfici in legno trattate con Legnoresina® creano un’attività igienizzante. riducendo la carica batterica del 99.9%. L’azione biocida avviene bloccando la respirazione del batterio, provocandone conseguentemente la morte.
Gli ioni di argento contenuti all’interno di Legnoresina® provocano una netta riduzione della contaminazione batterica in tempi brevi, garantendo un azione igienizzante immediata, in ambienti privati ma anche in quelli pubblici.
I legni trattati con Legnoresina® sono perciò il miglior spazio dove giocare, vivere, riposarsi.
RESISTENZA ALLE MACCHIE
Le superfici in legno trattate con Legnoresina® subiscono numerosi test per certificare la resistenza alle macchie.
Acqua distillata, Detergente, Acetone, Etanolo (Diluito al 50%), Vino rosso, Aceto di vino rosso, Olio di oliva, Latte, Caffè, Tè,
Ammoniaca (in soluzione acquosa al 10%), inchiostro nero.
Proprio così, anche in cucina ed in bagno. Adesso non hai più scuse.
REAZIONE AL FUOCO
li legno è visto da sempre come un materiale con il limite della infiammabilità, ovvero la propensione di bruciare fino alla completa combustione.
Legnoresina® Technology supera questo limite attraverso l’uso di materie prime ignifuganti, rendendo il manufatto certificato per la reazione al fuoco in classe CFL-S1, che riguarda le superfici in legno in possesso della classe 1 di reazione al fuoco.
Tale certificazione risulta ai sensi della UNI EN 13501-1.
Beatrice Dolcetti +39 349 0979912 Daniela Fuccaro +39 392 3319353 Veronica Donofrio +39 349 5974157 Antonella Dini +39 345 7666111
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La vitalità dell’acqua e la forza dell’aria a servizio del benessere nelle Minipiscine
Gli ultimi mesi hanno generato grandi cambiamenti nel modo di vivere le nostre case… Proprio per questo la nostra dimora dovrebbe accogliere i COMFORT necessari per il nostro totale benessere.. e perché no una MINIPISCINA!
Realizzate non solo per apparire belle, ma anche per superare tutte le norme di idromassaggio e l’ergonomia di alta qualità, queste minipiscine Hafro-Geromin sono luoghi di grandi, piacevoli e confortevoli sensazioni.
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Nuove fantasie e decori inaspettati che dimostrano una continua ricerca di materiali e effetti ottici arriveranno nelle nostre case rendendole sempre meno minimal e scontate e sempre più colorate, infatti abbiamo selezionato 8 tendenze, fra colori e decori, per immaginare come saranno i prossimi progetti. Ci sono alcune costanti, come le piastrelle che ricordano le cementine e i rivestimenti in bianco e nero, e altre novità emergenti, come il gres che ospita decori pittorici o tessili o le varianti nei colori pastello.
Le Piastrelle 3Dsi stanno diffondendo sempre più, perché in grado di dare personalità a una parete; ma a pavimento o su percorsi di passaggio la sensazione tattile del 3D può disturbare. Ecco che arriva il piano B: le tre dimensioni ci sono ancora ma si tratta di un’illusione ottica, multicolor e super originale.
Rimanendo nella gamma di piastrelle super colorate e vivaci, anche questa edizione del Cersaie propone nuove interpretazioni per le tradizionali cementine. Da alternare fra loro, per ottenere pareti, pavimenti o singole sezioni (come i paraschizzi), portano subito colore e allegria in casa.
Per chi ama, invece, ambienti più tenui e tonalità più delicate, arriva un altro trend, ovvero si tratta di piastrelle declinate nei colori pastello, con il rosa come protagonista non convenzionale.
Un grande classico: alternare bianco e nero per comporre pavimenti di immediato impatto e stavolta non solo per la cucina. La novità, infatti, sta nell’usare questi colori e il formato quadrato anche in altre aree della casa, dall’ingresso alla zona giorno. Oppure, per rimanere in tema ma variando nell’alternanza fra bianco e nero pieni c’è un’apertura ai decori. Lo stile optical dà il benvenuto alle piastrelle decorate come se fossero cementine ma rimanendo intransigenti sui toni: sono ammessi solo il bianco e il nero.
E se anche la semplice alternanza con il bianco è troppo per voi, potete scegliere fra i rivestimenti neri al 100%. A forma di esagono, a mosaico, grandi lastre, classiche piastrelle: il nero, comunque, non è mai sinonimo di monotonia perché i rivestimenti si possono comporre spaziando fra geometrie, formati e dimensioni.
Sì, la natura è uno dei soggetti scelti più di frequente per i decori dei rivestimenti. Nello specifico le grandi foglie che rimandano alle foreste tropicali e che portano subito lo stile jungle in casa. E se non siete amanti proprio degli ambienti ‘aggressivi’, arriva la variante adatta a voi: l’ispirazione è sempre la stessa, ma le tonalità saranno più tenui, per aprire le porte alla giungla, ma fino a un certo punto.
Ultima variante, dedicata soprattutto ai più romantici e agli amanti dello stile classico, arriva il Grès che ricorda le trame tessili più tradizionali, ispirato alla carta da parati. Spazio a piccoli fiori e decori tono su tono, per rivestimenti resistenti e facili da pulire (in linea con le caratteristiche tecniche del grès) ma di ispirazione classica.
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Materiali importanti, accessori bagni con dettagli d’epoca, accostamenti ricercati e ben calibrati: se il budget e lo spazio ce lo consentono, possiamo ripensare il nostro bagno per trasformarlo e renderlo sontuoso e speciale. Vediamo insieme alcune immagini di bagni di design, in diversi stili, tra cui trovare ispirazioni per arredare un bagno di dimensioni generose.
In questo primo, sontuoso, grande bagno, la caratteristica principale è l’utilizzo del marmo, in particolare per definire e rivestire l’ampia zona doccia. La stessa finitura è richiamata nel mobile lavabo.
Anche in questa idea per arredare il bagno il particolare che rende speciale il box doccia è il marmo, ma utilizzato per una singola parete.
Se nell’esempio precedente il marmo viene utilizzato per definire aree funzionali, qui lo ritroviamo invece per dare un tono sofisticato a tutto il bagno. Riveste, infatti, tutto il pavimento, salendo lungo tutta la parete. L’insieme è reso ancora più sontuoso dall’utilizzo di vari accessori, come ad esempio la ricca tenda a fiori.
Anche qui il marmo prosegue dal pavimento alla parete, arrivando a rivestire anche il soffitto. La grande vetrata e l’illuminazione della vasca rendono l’effetto d’insieme ancora più esclusivo.
Conservare un vecchio e consumato parquet può essere una scelta elegante, soprattutto se abbinata a una grande doccia rivestita di marmo, le cui venature, leggermente viola, sono riprese senza mezza misure dalla pittura della parete.
Se si vuole ottenere un bagno davvero sontuoso, dobbiamo necessariamente mettere grande cura nella scelta delle luci. Quindi via libera ai lampadari, da integrare con faretti nella zona dello specchio. Funziona anche la scelta del lampadario di cristallo in stile déco, inserito in un bagno in cui domina il bianco.
Un bagno di dimensioni contenute può essere reso più prezioso puntando su pochi ma interessanti dettagli. In questo caso si è scelto di inserire degli elementi d’epoca in ottone, da interpretare con un pizzico di ironia.
Spoglio e lussuoso allo stesso tempo, questo bagno abbina tre elementi dal forte impatto scenografico: la vasca, lo specchio d’epoca e il lampadario in ferro battuto e cristallo.
Anche qui, come nell’esempio precedente, i materiali scelti rendono il bagno sontuoso e ricercato. Si notano, in particolare, la vasca e il lavabo in ottone e l’accostamento riuscito di due pavimenti diversi – per zona doccia/vasca e resto del bagno, e di un terzo rivestimento per le pareti.
Nonostante la tendenza sia quella di camuffare al massimo le fughe tra le piastrelle, accentuarle è una soluzione che può dare personalità a bagni e cucine. Piastrelle in formato piccolo monocolore o bianche, con il materiale delle fughe colorato (verde, rosso, toni ocra) è tutto ciò che ci serve per ottenere ottimi risultati con un budget ridotto. Scopriamo assieme 8 motivi per i quali dovresti colorare le fughe tra le piastrelle.
Unisci piastrelle dal formato piccolo a una parte della parete senza piastrelle, pitturata con lo stesso colore delle fughe. Per chi cerca un risultato ancora più radicale, può prendere spunto dall’immagine qui riportata: si tratta di una tessera con trama di vetro opaco in diversi colori, che crea un gioco visivo con la fuga. Tramite il gioco di fondo-forma, si ottiene una superficie che sembra viva, in movimento, grazie all’orientamento dei pezzi.
In questo caso, è stato utilizzato un mosaico in gres bianco con le fughe color verde acqua per rivestire pareti, pavimento e vasca. La parte superiore della parete e del soffitto è stata pitturata con lo stesso colore delle fughe. Questo tipo di ceramica può essere applicata su diverse superfici. Non avere paura di scegliere colori sgargianti o di tendenza: potrai rinnovare le fughe e ridipingere la parete superiore quando ti sarai stancato.
Quando lo spazio è molto ridotto, le note di colore e le decorazioni molto appariscenti non funzionano. In questo bagno notiamo piastrelle con finitura bianco brillante e fughe sui toni del rosso. Grazie alla brillantezza si ottimizza la luce e si ottiene un tocco di colore: il rosso si riflette sulla finitura delle piastrelle
Il giallo e il verde sono stati riservati, in questo bagno, alla parete frontale del doppio lavabo. Nel resto dell’ambiente è stato utilizzato lo stesso formato ma di colore bianco e con le piastrelle posate in senso orizzontale. Per aggiungere un dettaglio interessante è stato messo in rilievo lo specchio con un attaccapanni di cuoio, discreto e con molta personalità.